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Unione Italiana Libero Teatro - Periodico "SCENA" - Aprile 2011- N. 64

Scheda Autore sul Periodico "SCENA" Unione Italiana Libero Teatro - Aprile 2011- N. 64




Titolo: "LA P'ND'DDET - Attenti al nome del nascituro!”
Sottotitolo: La fine di Proco...Pio



Commedia in due Atti
dei coautori Carmelo Gaudiano & Rosolino Randazzo



Personaggi:

1) Nannina (Stèfana), padrona di casa;
2) Procopio Cardello, suo marito;
3) Tonino, loro figlio;
4) Chiarina, moglie di Tonino;
5) Pasquina, figlia di Nannina e Procopio;
6) Damiano Passarello, padre di Chiarina;
7) Felicetta (Felìcita), sua moglie;
8) Comare Maria, curiosa vicina di casa;
9) Rocco Cascetta, calzolaio gobbo, marito di Maria;
10) Don Biagino, parroco;
11) Professoressa Truffa, lunatica del piano di sotto;
12) Annunziatina, amica di Pasquina.



Perché il titolo “La P’nd’ddet”.

In Italia, nonostante la lenta scomparsa del cosidetto “patriarcato”, persiste ancora la tradizione popolare di chiamare il nascituro primogenito col nome del nonno paterno; a Matera, la P’nd’ddet, ovvero la “Puntellata” (in senso figurato: un martello che fissa un nome alla parete), è il termine dialettale che sta ad indicare questa antica usanza, una palese manifestazione di formale rispetto nei confronti dei genitori. Questi ultimi tengono tantissimo al venire “puntellati”, poiché motivo di orgoglio personale e segno di continuità del lignaggio familiare. Purtroppo le nuove coppie, anziché valutare in positivo gli aspetti morali di questa usanza, guardano ad essa come ad un’arcaica imposizione dalla quale sottrarsi. Il più delle volte accampano motivi legati alla bellezza e alla modernità del nuovo nome, come se fosse il nome a determinare il futuro carisma del neonato e non i valori morali che gli andranno ad impartire.



La Trama in breve

Nella casa di una modesta famiglia di Matera (o altra cittadina) nel 1966, viene mostrato il tran tran familiare di una coppia di sposi (Chiarina e Tonino) che abita in casa dei genitori di Tonino (Procopio e Nannina), con le fisiologiche frizioni tra suocera e nuora. Arriva la tanto sospirata notizia che la nuora (Chiarina) dopo due anni di matrimonio, è finalmente in attesa. Scene di gioia da parte degli sposi e delle loro famiglie. Ma nonno Procopio viene presto a conoscenza del fatto che il nascituro, se maschio, non si chiamerà come lui, ma "Pio". Dopo vari diverbi minaccerà la decisione di disconoscere figlio e nipote. Arriva il giorno della nascita del bambino e nonno Procopio non sta più nella pelle perché spera che suo figlio Tonino lo accontenti in extremis. Quando saprà che al neonato è stato apposto davvero il nome Pio, per la vergogna e il disappunto decide di andare via di casa rifugiandosi nella casetta di campagna... Ma il giorno del battesimo di Pio, giusto un mese dopo la sua nascita, il saggio nonno Procopio tornerà e darà, a sorpresa, la svolta finale all’intera vicenda.
Testimonianza di vita vissuta e ricerca della pace familiare.


NOTE INFORMATIVE SULLE RAPPRESENTAZIONI:


Commedia rappresentata in sei repliche a Matera (Teatro Duni) dal 3 dicembre 2010 al 25 settembre 2011, e replicata a Pisticci (Mt) il 21 agosto 2011.

Rappresentata nr. 6 volte a Minervino Murge (BAT) nel dicembre 2012 e replicata il 5 agosto 2013 dalla Compagnia Teatro Nuovo di Minervino Murge col titolo "La Discjnnenz", ovvero La Discendenza, con la Regia di Concetta Cocola.
Rappresentata a San Vito dei Normanni (BR), il 25 luglio 2013, dall'Associazione Culturale "Delfino", con la Regia di Lucia Lo Re.
Gli autori hanno versato in SIAE anche un soggetto ed un copione per il Cinema relativo alla Commedia in questione.

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Titolo: E’ SOLO UN SOGNO !

Commedia in due Atti

dei coautori GAUDIANO Carmelo & PICCIRILLO Alfonso



Personaggi:

1) Maria Ricamatrice, la padrona di casa, casalinga;
2) Pasquale Gaudillo, suo marito, bracciante in pensione;
3) Rosina Novena, amica di Chiesa di Maria;
4) Carmela La Dote, vicina di casa di Maria;
5) Don Alfonso “Caporale”, dedito al “caporalato”, amico di Pasquale;
6) Felicia D’Amore, dottoressa della Guardia Medica.




La Trama in breve

Corre l’anno 1970 in una qualsiasi cittadina italiana. Maria e Pasquale Gaudillo sono due coniugi di 60 anni, che, data la lontananza dei figli, vivono ormai da soli. Maria riempie i propri vuoti esistenziali con la Chiesa, mentre Pasquale, dopo una vita dedicata al lavoro e alla famiglia, coltiva l’unico svago di scambiare quattro chiacchiere con gli amici nella piazza grande del paese.
In verità i due coniugi si evitano garbatamente poiché, con l’avanzare degli anni e dopo 40 anni di Matrimonio, anch’essi hanno visto pian piano spegnersi la fiammella del loro amore. Se a questo si aggiunge quel timore della morte che sovente si insinua negli anziani, capiremo il clima che si respira in casa Gaudillo. Ma a sconvolgere il loro pigro menage familiare subentrerà un sogno venuto dal Cielo. Maria aspira al Paradiso, ma temendo che il marito si risposi, non vuol morire prima di lui. Pertanto, Pasquale verrà coinvolto suo malgrado nel dramma tragicomico che ha investito sua moglie. Su una cosa concordano i due: visto che sono sempre i migliori a morire per primi, faranno di tutto per assicurarsi una più lunga permanenza terrena. Infatti, vivranno il loro inferno sulla terra proprio nella loro casa, nel gelo del disamore, della solitudine e dell’indifferenza reciproca.
Ma nel finale, “messi alla prova” da sapienza Divina, capiranno “insieme” che il Paradiso non è poi così distante come tutti immaginiamo…


NOTE INFORMATIVE SULLE RAPPRESENTAZIONI:

Commedia rappresentata a Napoli il 10 novembre 2012, dalla Compagnia di Teatro Comico Attori per Gioco di Riccardo CAFARO, nonchè di prossima rappresentazione in dialetto friulano.

L'opera, è stata scritta a marzo 2011, pubblicata come le altre su Internet (GTTempo-Gli Antinati- Attori per caso- Il Teatro di Nessuno-Visita la Lucania- Miglionico Web) .
Commedia consigliata su Internet dalla Compagnia “IL SOCCO E LA MASCHERA” di Segrate (MI).
Giugno 2011 - Commedia premiata quale finalista Concorso Nazionale di Teatro, promosso dalla Compagnia “Il Mulino” di Valenzano (BA).
Commedia rappresentata a Bari dalla Compagnia "Orizzonti" il 15 dicembre 2012, e replicata dalla medesima Compagnia il 12 gennaio 2013 a Grumo Appula (BA), e il 16 e 17 febbraio 2013 a Binetto (BA).
Commedia rappresentata a Clauzetto (Pordenone) il 1° giugno 2014 dalla pluripremiata compagnia teatrale "Il Tomat" di Udine, diretta dalla regista Adriana Dainotto, che ha curato la trasposizione in dialetto friulano di "E' SOLO UN SOGNO", diventata "A L'E' DOME UN SIUM".
Replicata il 22 novembre 2014 al Palamostre di Udine dalla medesima Compagnia teatrale "Il Tomat", diretta da Adriana Dainotto.
Replicata il 3 gennaio 2015 dalla stessa Compagnia "Il Tomat" presso il Teatro "Daniel" di Paluzza (UD).
Rappresentata a Palermo il 23, 24 e 25 gennaio 2015, presso il Teatro "Karol Wojtyla", dalla Compagnia "Comu finisci, si cunta", diretta da Francesco Riva.
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Titolo:“LA LICENZA DI NATALE ”
Sottotitolo: Ma quale miracolo?

Commedia in due Atti di Carmelo GAUDIANO


Personaggi:

1) San Giuseppe Artigiano, "protettore" della famiglia Cardiano;
2) Peppino Cardiano, padrone di casa;
3) Nannina (da Stefàna), sua moglie;
4) Franceschino (detto Checchino), il figlio “ritardato”;
5) Angelina, la figlia;
6) Saverio, marito di Angelina;
7) Don Oronzo Stronzillo, padre di Saverio;
8) Donna Rosaria, sua moglie;
9) Michelino, fratello di Peppino Cardiano;
10) Dottoressa Tuttunpezzo, medico della famiglia Cardiano;
11) Comare Caterina, madrina di Battesimo di Angelina;
12) Vincenzo, l’amante di Angelina;
13) Donna Titina, la vicina di casa;
14) Peppinello, figlio di Angelina e di…?



PREMESSA

Questa storia comincia laddove termina funestamente “Natale in casa Cupiello” del grande Eduardo De Filippo, e vuol essere un omaggio tangibile al nobile "pensiero" che innalza tutti i suoi capolavori teatrali.
Le vicende qui narrate, pertanto, evolveranno in situazioni tragicomiche anche soprannaturali, di assoluta ed originale fantasia.



La Trama in breve


La storia si svolge in una casa di un artigiano di Matera (o altra città), nei primi anni ‘50. Peppino Cardiano è un attempato falegname analfabeta che ha sempre condotto, insieme alla propria famiglia, una vita improntata all’onestà e a sani principi morali. Nel tempo libero, la principale occupazione di Peppino è quella di adoperarsi continuamente nel perfezionare il Presepe di Natale – antica tradizione di famiglia – per testimoniare la grande devozione nei confronti del Santo Protettore degli artigiani. Di conseguenza, ad accollarsi tutti gli onerosi affari di famiglia è sempre stata sua moglie Nannina. Infatti, oltre al matrimonio sbagliato della figlia Angelina, c’era da gestire la delicata situazione relativa al “ritardo mentale” dell’altro figlio Checchino, nonché la problematica, sconveniente presenza in casa del cognato Michele, fratello scapolo del capofamiglia. Solo quando Peppino si troverà “in bilico” tra la vita e la morte, comprenderà le proprie umane manchevolezze e vorrà porvi rimedio. Se solo potesse tornare indietro… Sarà proprio San Giuseppe a venire in soccorso di Peppino, ritenuto meritevole di godere di una "licenza speciale" che gli permetterà di sanare le situazioni terrene irrisolte e prepararsi ad un più sereno e degno distacco.

NOTE INFORMATIVE SULLE RAPPRESENTAZIONI:


Rappresentata a Lizzano (TA) il 17 e 18 dicembre 2011 dalla Compagnia “Cosi nuesctri” ; replicata a Taranto dalla medesima Compagnia il 15 gennaio 2012. (VEDI VIDEO ANNO 2011 NEL SITO “LIZZANO.EU” )

Il 3, 4, 5 e 6 febbraio 2012, è stata rappresentata a Fondi (Latina) dalla Compagnia “I Lavorattori”, una libera elaborazione della trama di questa Commedia, a cura di Mena Antonelli; replicata nr. 4 volte dalla medesima Compagnia nel mese di maggio del 2012, oltre ad altre 2 repliche nel mese di luglio e agosto, sempre nel Comune di Fondi.
Rappresentata il 23 dicembre 2013 a Taranto dall'Associazione Artistico Culturale "I Delfini" e replicata l'11 e 12 gennaio 2014 presso il Teatro P. Turoldo col titolo "Natale cu 'a proroghe" (vedi spezzoni commedia su You Tube).
Rappresentata il 6 gennaio 2014 a Satriano di Lucania (PZ) e replicata il 1° febbraio 2014 a Savoia di Lucania (PZ), da parte del Gruppo Teatrale "LUETEB" di Satriano di Lucania.

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Titolo: FAI BENE E SCORDATELO!
Sottotitolo: I Proverbi non sbagliano mai

Commedia in due Atti di Gaudiano Carmelo & Piccirillo Alfonso





Personaggi:

1) Alberto PICCIANO, l’anziano padre, padrone di casa;
2) Lucia, figlia minore di Alberto;
3) Luisa, figlia maggiore;
4) Ida, altra figlia (facoltativa);
5) Giuseppe Picciano, figlio maggiore di Alberto;
6) Agostino, figlio minore;
7) Antonio, altro figlio (facoltativo);
8) Ing. Felicetto STRAZZONE, fidanzato di Lucia;
9) Ausilio COMPLICE, il dottore (complice di Alberto);
10) Noto GAUDILLO, il notaio;
11) Pasquale (Nasone), amico di Alberto;
12) Saverio (Sicch Sicch), altro amico di Alberto;
13) Don Biagio, il Parroco;
14) Filomena CANINA, conoscente, padrona di Zorro;
15) Sofia, badante albanese.





La Trama in breve

E' il 1° aprile 2003. La Commedia si svolge tutta in casa di Alberto, un vedovo in pensione che festeggia il suo 73° compleanno, allietato dalla presenza dei suoi numerosi congiunti. Purtroppo, essendo alquanto superstizioso, si troverà alle prese con un’infausta premonizione di morte originata dal brutto sogno fatto proprio durante la notte precedente. Pertanto, si preoccuperà di provvedere con urgenza alla successione delle sue proprietà in favore dei figli. Questi però, invece di agevolare i coscienziosi propositi del genitore, faranno di tutto per complicargli la vita, tirando ognuno a destra ed a manca per i propri biechi interessi. Alberto, padre onesto ed irreprensibile, non saprà che pesci prendere: soprattutto non vuole che i figli si scaglino gli uni contro gli altri a causa dei suoi beni… Così, fiaccato dalla maledizione del sogno e deluso dall’egoismo sfrenato dei figli, verrà colto da un brusco malore, comunque passeggero...

Nel secondo atto Alberto, dimesso dall’Ospedale dopo alcuni giorni di accertamenti, senza che peraltro nessuno dei figli si sia curato di fargli visita, escogiterà un sottile stratagemma per sincerarsi delle intenzioni dei figli nei suoi confronti. Infatti, con l’ausilio del medico di famiglia e poi dell’amico Notaio, si fingerà gravemente ammalato a causa dei postumi del recente infarto subito… I figli, messi di fronte agli onerosi obblighi di assistenza nei confronti del genitore, non solo proveranno uno alla volta a defilarsi, ma col timore prospettato di una sua prossima dipartita, cercheranno in tutti i modi di estorcergli una firma sul Testamento che favorisca gli uni ai danni degli altri…
Alberto, profondamente deluso dal comportamento dei figli, da buon padre di famiglia farà comunque buon viso a cattivo gioco…
Perché un padre non può odiare i propri figli, e Alberto non se la sentirà nemmeno di punirli...
Ma l’ultima lezione che impartirà loro nel finale se la ricorderanno per tutta la vita…
Efficace monito di solidarietà umana!


Note informative sulle rappresentazioni:


Commedia pubblicata su Internet a marzo 2011 e già rappresentata a San Pier Niceto (Messina), il 27 giugno 2011 dalla Compagnia Nuovi Orizzonti.
Rappresentata a Bari al Teatro Duse dal 3 al 22 maggio 2011.
Rappresentata a Lanzada (Sondrio) il 26 maggio 2012 e replicata il successivo 31 luglio da parte della Compagnia "Teatrando" di Lanzada, diretta dalla regista Aurora Scutti.


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Titolo: “11° NON GIUDICARE - Fatevi i c... vostri!”

Commedia in 2 Atti di Carmelo GAUDIANO


Personaggi:

1) Tonio Marra, malato di mente;
2) Donna Nannina Marra, sua sorella, vedova e padrona di casa;
3) Don Lorenzo Matera, proprietario della casa di Nannina e suo pretendente;
4) Bettina, figlia di Don Lorenzo;
5) Rocco Strozza, primo affittuario, fidanzato di Bettina;
6) Gegetta, giovane affittuaria che subentrerà;
7) Angelina, cameriera di Nannina;
8) Nicolino Galletti, amico di Don Lorenzo e Donna Nannina;
9) Marietta Galletti, moglie di Nicolino;
10) Dottoressa Ventura, medico di Tonio Marra;
11) Maresciallo Cirillo, sottufficiale dei Carabinieri;
12) Carabiniere Randazzo, sottoposto di Cirillo;
13) Contessa Rosaspina, antipatica del piano di sopra.



PREMESSA

Questa storia rappresenta la "fantasiosa" continuazione di “Ditegli sempre di sì”, poiché comincia lì dove termina il capolavoro di Eduardo De Filippo.
Le vicende qui narrate, pertanto, evolveranno in situazioni tragi-comiche di assoluta ed originale fantasia.



La Trama in breve

Tonio Marra è un malato di mente che viene dimesso dal manicomio per essere condotto in casa di sua sorella, la vedova Nannina. Lo squilibrato, nel confrontarsi col mondo contaminato dei normali, ingabbiato da vizi, convenzioni e compromessi, evidenzia l’incapacità di adattarsi ad esso.
Donna Nannina, "dovendo" assistere continuamente il congiunto è costretta ad abbandonare i progetti di matrimonio con Don Lorenzo Matera, anch’egli vedovo e suo padrone di casa. Tonio, tuttavia, si renderà protagonista di alcuni "colpi di testa" che lo porteranno ad essere nuovamente internato; ciò spianerà la strada non solo al matrimonio della sorella, ma renderà possibile l’evoluzione di altre storie, di altre vite connesse in qualche maniera alla sua misteriosa vicenda. Qui prenderà corpo il disdicevole vizio di giudicare tutto e tutti, da sempre l’esercizio di gruppo più praticato nella nostra società. La storia si dipanerà tra pregiudizi, insinuazioni, invidie e rancori che soggiogheranno i personaggi, dimentichi della vera sostanza della vita: il valore dei sinceri rapporti interpersonali, ancor più importanti se riguardano gli affetti familiari ai quali siamo fortemente ed umanamente legati.
Quegli affetti che nel finale affioreranno prepotentemente e ci faranno riflettere...
Avverrà così, che dopo tante risate spensierate saremo travolti dai sentimenti e quindi portati a riformulare i nostri giudizi frettolosi ed inopportuni, tanto da farci assolvere o almeno comprendere coloro che avevamo mal giudicato.


Note informative sulle rappresentazioni:

Rappresentata a Matera (Teatro Duni) nella Stagione Teatrale 2008/2009 in 10 repliche;
Nell’estate 2010 rappresentata 2 volte a Fragagnano e 1 volta a San Marzano (entrambe in provincia di TA) .
Vedi foto su www.Fragagnano.com
Commedia “Facitivi li fatti vuestri” da parte Compagnia Teatrale Amici dell’AISLA.
Rappresentata il 16 e 17 febbraio 2013 e replicata il 10 aprile 2013 a San Giorgio a Cremano (NA), dalla Compagnia "I Girasoli".
Rappresentata a Grosseto dalla Compagnia Teatrale "Teatronauti" il 27 e 28 ottobre 2013.
Rappresentata il 3 gennaio 2014 a Casaletto Spartano (SA) dalla Compagnia Teatrale Casalettana.
Rappresentata a Taranto, presso la Parrocchia di San Vito dalla Compagnia Amatoriale "Gli Artisto" il 14 giugno 2014, con la Regia di Lucia Esposito e la collaborazione del Circolo ANSPI San Vito di Taranto.


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Titolo: “E SE CI VIENE UN MAL DI TESTA?”
Sottotitolo: Al cuor non si comanda!


Commedia in tre Atti di Carmelo Gaudiano


Personaggi:

1) Modesto Sparagnatore, spazzino, figlio di contadini;
2) Erudito Istruzione, messo comunale, figlio d’artigiano;
3) Alfia Berta, analfabeta, innamorata di Erudito;
4) Scolastica, scolarizzata, sorella di Alfia Berta, innamorata di Modesto;
5) Don Giosuè, il parroco;
6) Gioacchino, amico di Erudito;
7) Peppino, altro amico di Erudito;
8) Titina, amica di Alfia Berta e Scolastica;
9) Rosetta, altra amica delle sorelle.
10) Operaio TV
11) Operaio della Società Telefonica
12) Vicini di casa.



PREMESSA


Nel secolo scorso l’interrogativo: “E se ci viene un mal di testa?”, rappresentava un monito a considerare gli eventi della vita secondo la loro reale importanza, ovvero secondo un’antica e saggia scala di priorità che pone all'apice il benessere psicofisico per poi calare in dilemmi inferiori che attengono agli interessi economici, di lignaggio, di immagine sociale, valori tutti alquanto fugaci...
Il “mal di testa” incombe su tutti noi! Mentre si attraversano e si superano i momenti dolorosi della vita, spesso ci rendiamo conto di aver sovrastimato quegli eventi marginali ed effimeri che non potevano e non
dovevano toglierci la felicità.
Metafora di saggezza.



La Trama in breve


Nell’anno 1989 due coppie di coniugi sono alle prese con la scelta delle compagne giuste per i loro figli unici. Non rammentano, però, che se trent’anni prima avessero seguito il volere dei loro genitori, non avrebbero potuto raggiungere l’attuale felicità coniugale. Modesto, preso da questo dilemma e dal delirio causato da una forte febbre, si immergerà in un incubo che lo riporterà nel 1958, all'inizio del proprio matrimonio.
Nei primi due atti di questa commedia, infatti, il pubblico assisterà al sogno rivelatore di Modesto, ovvero l’infelice vita coniugale condotta al fianco della moglie sbagliata, imposta da accordi precostituiti tra famiglie patriarcali.
Quando, nel terzo atto, Modesto si sveglierà nel mondo reale, alla luce dell’incubo vissuto cercherà in tutte le maniere di correre ai ripari per lasciare ai giovani la libertà di scelta...
Riuscirà a convincere gli altri?


Note informative sulle rappresentazioni:


Rappresentata a Matera il 20 dicembre 2006, presso il Salone della Parrocchia “Santa Famiglia”, da parte de “Lacompagnia” di Altamura (BA).

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Titolo: SCACCIATABU'
Sottotitolo: Rimesse al mondo

Atto unico di Carmelo Gaudiano

(Corto teatrale dell’oggi)



La Trama in breve

Che la nostra Società sia in crisi è sotto gli occhi di tutti. Le ragioni sono molteplici, non ultima quella relativa al progressivo sfaldamento della famiglia, principale nucleo di formazione morale della prole. A farne le spese sono proprio i giovani d’oggi, i quali manifestano questo loro disagio interiore attraverso variegati fenomeni di costume, giacché alle prese con la costante ricerca di un rifugio, anche effimero, che possa colmare in qualche maniera il vuoto esistenziale ereditato.
Ma la vita è bella perché è varia: ogni giorno presenta degli eventi mutevoli che ci fanno cambiare.
Riusciranno le nostre due giovani protagoniste a venir fuori dalla loro incerta condizione?...



Ambientazione

Siamo in casa di Allegra, ragazza bella e disinvolta che vive da sola. Sono le 23,30 di un sabato sera e Allegra si prepara alla consueta uscita in discoteca con gli amici. Appuntamento alle 24,00. La giovane (20/30 anni) è alle prese con i vestiti da indossare, sparsi su letto e divano del salotto; così, in attesa che arrivi Serena, la sua migliore amica, prova e riprova allo specchio le varie combinazioni.
Suonano alla porta…


P.S. Il linguaggio utilizzato nel testo, a volte scurrile, corrisponde pressappoco al "gergo" giovanile corrente.



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ULTIMA COMMEDIA SCRITTA ED ANCORA INEDITA.


Scheda Autore comparsa sul Periodico "SCENA" dell'Unione Italiana Libero Teatro - U.I.L.T. - N. 64 / Aprile 2011
(Note informative aggiornate al novembre 2012)
E MAIL: [email protected]


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